Per. Ind. Loris Batacchio <lorisbatacchio@dentroefuori.it>

martedì 18 settembre 2001 20.55

it.lavoro.professioni

[PERITI-INDUSTRIALI] Il DPR 328/01 ci penalizza e il CNPI delira

 

DELIRANTE !

E' questa l'unica definizione che traggo dalla lettera circolare prot. 997
del 13/09 spedita dal CNPI al Collegio di Milano in merito alle modifiche
degli ordinamenti professionali effettuate dal DPR 328/01 entrato in vigore
il primo settembre c.m.

Con tale lettera il CNPI sostiene che gli artt. 2 e 3 del DPR 328 le
specializzazioni dei periti industriali vengano sostituite con le "sezioni".

Tale deduzione, anche se apparentemente indolore, è priva di alcun riscontro
o pur lontano fondamento, nonostante io mi sia sforzato di leggerlo
all'infinito il DPR in oggetto.

Ma non è finita qui (purtroppo).

Il CNPI, infatti, sostiene nella stessa circolare che tali "sezioni"
costituirebbero secondo il DPR "AMBITI PROFESSIONALI DIVERSI IN RELAZIONE AL
GRADO DI CAPACITA' E COMPETENZA"

Tale deduzione è allucinante poichè evidentemente equivocata. Il DPR si
riferisce alle SEZIONI A e B istituite per i soli ordini, quali ad esempio
per l'ordine degli ingegneri, MA NULLA VIENE PRECISATO PER I COLLEGI verso i
quali, COME INDICATO DALL'ART. 1, comma 2, RIMANGONO VALIDE LE ATTRIBUZIONI
PREVIGENTI.

L'unica novità equivocabile è contenuta nell'art. 55, comma 2 d) dove si
parla di "sezioni attualmente presenti nell'albo dei periti industriali".
Io sono iscritto da 15 anni nell'albo dei periti industriali e NON MI
RISULTA che siano mai stati istituiti delle SEZIONI !

Ma non ancora è finita qui (purtroppo).

Secondo la circolare, le "sezioni dell'albo dei periti industriali"
sarebbero le seguenti:
a) chimica;
b) Costruzioni aeronautiche;
c) Edilizia;
d) Informatica;
e) elettrotecnica ed automazione;
f) energia nucleare;
g) elettronica e telecomunicazioni;
h) fisica industriale;
i) industria cartaria;
l) materie plastiche;
m) meccanica;
n) tecnologie alimentari;
o) ...............

Tali sezioni secondo l'interpretazione del CNPI sarebbero AMBITI
PROFESSIONALI definiti e circoscritti, per cui, pare che un elettronico non
possa fare l'elettrotecnico.

Tale restrittiva, umiliante e pessima visione del CNPI è più penalizzante di
quanto il DPR in fondo avesse previsto ed attuato con la condanna
all'estinzione della nostra categoria.
Tanto più che il DPR prevede che con la stessa classe di laurea (L) o
diploma universitario (DU)  si possa accedere ANCHE al nostro albo, oltre
che nella SEZIONE B dell'ordine degli ingegneri che HA SOLO TRE SETTORI DI
COMPETENZE (civile, industriale e dell'informazione).
Quindi, secondo il CNPI, un ingegnere elettronico, ad esempio, potrebbe
decidere MASOCHISTICAMENTE di iscriversi nel nostro albo SOLO per fare SEI
mesi di praticantato, l'esame di abilitazione, NON poter usare il titolo di
"ing.", e NON poter progettare impianti elettrici perchè non ha la laurea in
ingegneria elettricai in quanto iscritto ad un albo che ha NON TRE, ma
TREDICI (!) SETTORI circoscritti.

Io credo che al CNPI abbiano perso la testa. Voi che ne pensate ?

Intanto al CNPI si preparano al congresso del 29, 30 e 31 ottobre dove
promettono di "approfondire" l'argomento.

Spero che i presidenti di Collegio non perdano l'occasione della prossima
assemblea del 28 e 29 settembre per far presente ai consiglieri nazionali
che questa condotta porta all'autodistruzione della nostra categoria.

Questo CNPI, a mio parere, farebbe bene a mettere all'OdG del Congresso
nazionale le dimissioni di tutti i membri non per scarso rendimento, ma per
dannoso servizio reso alla categoria.

Fermiamoli prima che combinino altri danni !

Loris


PS. Chi desiderasse il testo del DPR 328/01 in formato word, può scrivermi
in privato.

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